Anche TROPPO FACILE è stata registrata da fighetti, tutto separatamente. È anche l’unico pezzo in cui c’è un raddoppio di chitarra che fa un’armonia diversa (ma ve ne frega?). TROPPO FACILE ha un po’ l’aria del singolo. Chitarrine che fanno gli sleghi, tutto bello chiaro e nitido, cantato gigiulone, crescendo sul finale, ritornello che si canta in bici, finalone metallonzo. Il cantato sul finale del pezzo è stato registrato con un microfono che aveva la forma di una patata e faceva quell’effetto lì che si sente, di voce tipo da pilota di aereo. Ah. Tutte le voci di LEGNA non hanno nessun tipo di effetto. Ci sembrava una cosa importante.
Se la smettessi di farmi gli auguri io avrei molti meno problemi.
So che hai sognato di nuovo i tamburi, ma non ti posso sottrarre i pensieri.
No, non ho più tempo di ieri per cancellare i ricordi più neri, per ripensare anche a quando non c’eri.
Ad esser sempre stanchi non cambieremo mai.
Scappando dai tramonti non cambieremo mai.
È facile, è troppo facile sorridere d’estate.
È facile, è troppo facile non scegliere per niente.
Le chiavi rotte nelle serrature, le mani sporche, le punture, un mazzo di carte con una carta in meno, sei giorni di pioggia e l’orizzonte sereno, la comunione, la liberazione, le reunion, i camion, i camerieri all’ultimo dell’anno, perdere un volo, le carie ai denti, sentirmi solo a un quarto alle venti.